in basso a destra: iod 71
Composizione grafica con motivi in stile optical.
Tra il 1970 e il 1980, in pieno interesse per l’Optical Art in Italia, Luigi Iod realizza opere a doppia matrice, ovvero composte da due lastre di vetro (o plexiglas) sovrapposte l’una sull’altra, mantenendo fra di esse una distanza minima di pochi centimetri, ciascuna con disegni geometrici tracciati a china. Il disegno forma un incrocio a trama circolare, con un motivo a farfalla o a fiocco al centro dell’opera. L’illusione di profondità è accentuata dalla diversità di colore dell’inchiostro sulle due superfici, l’una a china nera e l’altra, invece, a china rossa; tale sovrapposizione produce uno sfasamento che genera l’impressione di movimento indotto ad andamento elicoidale. L’effetto di instabilità percettiva induce l’osservatore a spostare lo sguardo, restando tuttavia spiazzato dallo sdoppiamento causato dai due colori. Oltre a questo tipo di dipinti, l’arte optical di Iod trova un buon riscontro anche nella coeva produzione serigrafica a colori e in bianco e nero (a cura di Matteo Colovatti, 2017).
Geometria progetto, Geometria come progetto. Arte friulana 1960-1992, Udine 1992
Luigi Iod, Luigi Iod, Firenze 1975