in basso a sinistra: G. Barison 1897
La tela raffigura l'immagine allegorica dell'Elettricità, con gli attributi della pila voltaica e degli elettrodi, dal cui incontro scocca la scintilla. L'iconografia risulta essere un aggiornamento sulla figura allegorica della Verità, con un ulteriore riferimento a Venere, suggerito dalla presenza di un Cupido.
Il dipinto fu eseguito nel 1897 da Giuseppe Barison assieme al suo pendant con la Geografia (cfr. scheda OA 53084), per decorare con altre sei tele di diversi autori la sala del Caffè alla Stazione di Trieste (sul ciclo cfr. la scheda madre OA 53078). La tela in esame e il suo pendant sono caratterizzate da un marcato linearismo che fa capire come l'artista si sia aggiornato sulla poetica dell'art nouveau, conosciuta grazie ai contatti con gli ambienti monacensi della Secession, avvenuti tra il 1888 e il 1909, quando Barison è presente alle esposizioni organizzate al Glaspalast di quella città.
Castellani F., Schede, in La Galleria Nazionale d'Arte Antica di Trieste. dipinti e disegni, Trieste/ Cinisello Balsamo 2001