La visione di Ezechiele, dipinto, Rondoni Ferdinando, XIX

Il dipinto raffigura "La visione di Ezechiele", copia dell'omonimo dipinto eseguito da Raffaello Sanzio nel 1518. Come scrisse il Vasari nel 1550, la tavola ritrae "un Cristo a uso di Giove in cielo e d'attorno i quattro Evangelisti [...]; uno a guisa d'uomo e l'altro di leone e quello d'aquila e di bue, con un paesino sotto figurato per la terra [...]"

La tavola venne eseguita dal pittore Ferdinando Rondoni (? -Pisa 1879) entro il 26 novembre 1857, terminus ante quem confermato dalla ricevuta di pagamento, conservata presso l'Archivio di Stato di Trieste (Fondo Amministrazione Castello di Miramare). Per questa tavola, il pittore ricevette dalla cassa privata dell'arciduca Massimiliano d'Asburgo la cifra di 600 lire toscane. Al di là della verosimiglianza della copia rispetto all'originale - eseguito da Raffaello nel 1518 e conservato presso la Galleria Palatina di Palazzo Pitti, a Firenze - ciò che colpisce dell'opera è l'abilità tecnica con cui è condotto il fine intaglio della cornice, che presenta la tipica decorazione "a grottesca" e che venne eseguita dall'intagliatore toscano Ranieri Bardi.