Giovane donna dal corpo nudo che volge il capo verso il cielo portando una mano in alto per schermare la luce del sole.
Il bronzetto appartiene ad un periodo che Mascherini in un'intervista nel dopoguerra ricorda così: "Con la piccola plastica cercai anch'io di ispirarmi alle cose vive che mi circondavano e a quelle che più sentivo. Il dubbio non intaccava più la mia opera e lavorare era diventato per me una gioia" ("Mascherini Scultore 1906 - 1983", p. 29). Lo scultore era infatti rientrato dal suo soggiorno romano dove aveva avuto modo di confrontarsi con la scultura antica, etrusca e romana, modelli per la plastica degli anni Trenta. Egli si dedicò a soggetti quotidiani: le bagnanti che si recavano al mare. La figura è resa attraverso una sintesi formale che semplifica i volumi pieni dai piani curveggianti. Memore delle figure femmnili di Arturo Martini, Mascherini ritrae il nudo mentre scherma il suo viso dai raggi del sole guardando in alto. Le gambe sono leggermente piegate mentre le braccia si dispongono nello spazio dando naturalità all'azione della giovinetta. L'allodola diventa un pretesto poetico per descrivere un movimento che evidenzia nella sua completezza il corpo della fanciulla dalle linee curveggianti.
Museo Revoltella Trieste, Il Museo Revoltella di Trieste, Vicenza 2004
Mascherini M., Mascherini. Scultore 1906 - 1983, Torino 1998, 2 volumi
Mito sottile, Il mito sottile. Pittura e scultura nella città di Svevo e Saba, Trieste 1991