Memoria istriana, dipinto, Monai Fulvio, XX

Monai astrae le memorie del paesaggio istriano utilizzando un rosso sfumato per la parte inferiore del quadro, dei gialli, verdi e blu per il restante terzo della tela. Dipinto con cornice senza vetro.

Le infauste vicende dell'ultima guerra, conclusasi con il dramma dell'abbandono della propria terra, hanno determinato in Fulvio Monai un orientamento privo di ogni riferimento oggettivo, ma sostanziato dai ricordi. E' questo il risultato a cui perviene l'artista nella maturità, quando la bruciante ferita dell'esodo si è rimarginata, quando il ricordo dell'Istria ha perso ogni carattere di nitore. In Memorie istriane emerge l’atteggiamento di fondo di Monai che non guarda alla storia con la struggente nostalgia dell'esule, ma con la ricchezza che gli deriva dall'essere residente in un mondo privo di divisioni, in un mondo dove domina il linguaggio universale del colore a evocare sentimenti più duraturi, presenti in ogni uomo e capaci di riscattarlo dall'episodicità del particolare. Il rosso acceso, il blu cobalto, il verde intenso interrotti da lampi di luce e da segni che hanno smarrito tutto il nitore della scrittura. tendono ad annullare le proprie peculiarità per integrarsi in un orchestrazione vibrante nel periodare che conosce la metrica del tempo, ma non quello storico bensì quello della memoria.