Il dipinto raffigura Cristo morto colto a busto intero di profilo destro, sorretto sulla destra da un angelo.
Il dipinto, acquistato dalla collezione di Pietro Mentasti nel 1955, è stato di recente pubblicato da Lorenzo Finocchi Ghersi (2001) con una giusta attribuzione a Domenico Tintoretto (Venezia 1560-1635) e una datazione al 1585 circa. In effetti nella tela si rileva il fare tipico del figlio di Jacopo, ed essa è particolarmente affine sotto il profilo stilistico e compositivo alla Deposizione della Pinacoteca di Parma, attribuita a Domenico da Paola Rossi (1975, cit. in Finocchi Ghersi 2001), che raffigura accanto al Cristo morto sorretto da un angelo, in una postura assai simile al quadro di Trieste, anche San Domenico con il donatore e due angeli. Il fatto che lungo il margine laterale sinistro sia stata aggiunta una fascia di tela su cui è stata dipinta l'ala dell'angelo, fa supporre a Finocchi Ghersi che il quadro triestino sia quanto resta di una composizione più vasta, analoga a quella della Deposizione di Parma.
Finocchi Ghersi L., Schede, in La Galleria Nazionale d'Arte Antica di Trieste. dipinti e disegni, Trieste/ Cinisello Balsamo 2001