in basso a sinistra: J. Portaels
sulla cornice: La Juive du Caire
Il dipinto ritrae a mezzo busto una donna africana, con i capelli trattenuti da un copricapo arabo, e adornata da alcuni pittoreschi monili.
Il quadro appare citato con il titolo "Abyesinenne" o "Abyesienne" nell'Ausweis der in Miramar auf Rahmen Geschriebenen Schriften von Mestre e Kitz del 1862 (Archivio di Stato di Trieste, Fondo Amministrazione Castello di Miramare 1851 - 1930) , ed è indicato sotto la dicitura "Die Abyssinierin Oelgemalde in Goldrahmen" nell'inventario redatto prima del 1868 (Archivio di Stato di Trieste, Fondo Amministrazione Castello di Miramare 1851 - 1930). Si tratta di una scena di genere inquadrabile nel filone orientalista del XIX secolo, al pari de "La Juive du Caire" (OA 51608), altro dipinto del medesimo autore esposto a Miramare. Le disposizioni relative all'arredo della Sala dei Gabbiani e un disegno d'interno degli anni '60 dell'Ottocento, attribuibile a Franz Hofmann per la grafia delle note di corredo (Archivio di Stato di Trieste, Fondo Amministrazione Castello di Miramare 1851 - 1930) indicano "L'abissina" appesa insieme a "La Juive du Caire" con una collocazione rispettata dall'attuale allestimento museale. Tali documenti costituiscono un termine di datazione ante quem per "L'abissina", probabilmente coeva de "La juive du Caire" del 1857, come suggeriscono il confronto stilistico e l'adozione dello stesso formato; a possibile conferma di una realizzazione "en pendant" delle due opere, si noti il ricorrere di un particolare iconografico identico, una caratteristica collana bianca a grani allungati. Il nudo orientaleggiante rientra nella pittura di maniera, ma non manca di grazia e raffinatezza, e conferma il talento dell'artista che, affascinato dalla bellezza statuaria delle donne africane, vi diede espressione in un gran numero di quadri, di esecuzione corretta ed accurata.
Grippi F., Schede, in Il Museo Storico del Castello di Miramare, Vicenza 2005