retro della tela: Carlo Levi / Alassio 1941
sul telaio: n. 25 del 41 / Catalogo della monografia di Ragghianti
Coniglio scorticato.
L'opera fa parte di un nucleo di dipinti, disegni e stampe che furono di proprietà dell'ingegner Roberto Ruini ed entrarono nelle raccolte civiche con il nome di Collezione Ruini-Zacchi. Gli eredi dell'ingegner Ruini donarono tale collezione all'associazione "La Nostra Famiglia" dalla quale il Comune di Pordenone con un contributo della Regione la acquistò attraverso un iter iniziato nel 2000 e concluso nel 2002. Le opere della collezione, già in comodato presso il museo, vennero presentate al pubblico nel 1999 con una mostra a Pordenone. Un'iscrizione autografa sul retro della tela testimonia che l'opera fu dipinta ad Alassio, dove la famiglia del pittore possedeva una residenza estiva. La dimensione del dipinto lo avvicina alle nature morte Piatto, frutta, tenaglia, pane a Parigi e Natura morta di aringhe e pane a Parigi, entrambe del 1940, mentre il soggetto, il coniglio scuoiato, sembra rispecchiare la condizione vulnerabilità cui l'artista si trovava negli ultimi anni del regime fascista. L'esposizione impudica della carne sembra inoltre anticipare il tema di Le donne morte (il lager presentito) realizzato dall'artista l'anno successivo. Cfr. Massimo De Sabbata, La collezione Ruini, 2003, p. 56.
Collezione Ruini, La collezione Ruini per la galleria d'arte moderna, Trieste 2003
Ragghianti C. L., Carlo Levi e un saggio inedito di Carlo Levi, Firenze 1948