Bevitori di birra/ Buongustai della birra/ Baccanti, rilievo

Oggetto
rilievo
Soggetto
teste di donna
Autore
Mitri Ernesto (1907/ 1978)
Cronologia
1959 post
Misure
cm - altezza 55, larghezza 120, profondità 4
Codice scheda
OA_29613
Collocazione
San Vito al Tagliamento (PN)
Palazzo Tullio Altan
Collezione privata Altan Renzo
Iscrizioni

Il rilievo appare scontornato. Le tre teste femminili , dai tratti deformati dal desiderio, sono attirate dai tre boccali di bira in legno dorato.

La decorazione a rilievo è fedele al disegno preparatorio eseguito da Ernesto Mitri e fa parte di una serie di tre rilievi eseguiti per il nuovo arredamento della Birreria Moretti in piazzale XXVI Luglio, eseguito per celebrare il centenario di fondazione dello stabilimento. Le uniche differenze tra disegno e rilievo si trovano nei boccali: il vetro del boccale sinistro è rigato, lavorato a dischi in quello realizzato. Il rilievo evidenzia uno stile grottesco e caricaturale, tipico delle tendenze espressioniste dell'opera di Mitri negli anni Sessanta. La serie è una variazione di tre teste il cui centro di interesse è sempre costituito da boccali di legno dorato con la birra spumeggiante. In questo caso le bevitrici sono tutte donne dai capelli neri, castani e biondi per giustificare il nome Baccanti, scritto ironicamente da Mitri sul retro di una foto d'epoca. I rilievi furono posti sulla parete di fondo della nuova sala della birreria, allineata lungo viale Venezia, come si evince da alcune fotografie d'epoca e da una eliografia relativa alla ristrutturazione dei locali (eliografia, scala 1 a 25, 29 x 40). Il disegno di Mitri fu realizato dal suo collaboraotre preferito Pietro Milan e il valore della decorazione consiste proprio nel sapiente rapporto t ra la creatività artistica e l'abilità artigiana. La fruttuosa collaborazione di Mitri con Pietro Milan iniziò dal 1950. I pannelli lavorati a bassorilievo furono eseguiti su legno di tiglio, poichè tale essenza ha venature compatte, senza nodi. Il colore bianco del tiglio si prestava inoltre a essere colorato. Dopo avere eseguito l'intaglio si dipingevano alcune parti a tempera o con colori all'anilina, indi si stendeva una vernice protettiva, si patinava il tutto con terra d'ombra e cera e si pulivano le parti sporgenti per evidenziarle sul fondo scuro. Nell'archivio Mitri sono conservati altri schizzi per intagli sul tema del vino e del mangiare. Non risulta siano stati realizzati, anche se il laboratorio Milan ne produsse diversi per locali pubblici udinesi.

BIBLIOGRAFIA

Ernesto Mitri, Ernesto Mitri Graffiti e decorazioni, Pasian di Prato (UD) 2000