La stanza è decorata nelle pareti e nel soffitto. Sulle pareti vi sono riq uadri con scene di rovine, capricci e vedute scenografiche in monocromo su i toni del marrone entro cornici a finto stucco; sul soffitto si trova al centro l'Aurora, mentre lo spazio circostante è geometricamente ripartito da lunette, ottagoni, rosette, festoni e rovine di fregi, sempre sui toni del marrone e grigio. Il complesso si presenta omogeneo.
L'intervento decorativo sulle pareti e sul soffitto riguarda due artisti: Giuseppe Mattioni per le prime e Giovanni Battista Canal per il secondo. I n particolare, la mano del Mattioni è stata proposta di recente da De Gras si (1996, p. 107), dopo che negli ultimi interventi critici si fosse inizi ato a dubitare dell'autografia chiarottiniana. I capricci architettonici s ono infatti per lungo tempo attribuiti al Chiarottini in base alla corrisp ondenza di tre di essi con altrettanti modelletti presenti nelle collezion i dei Civici Musei di Udine, mentre a propendere per altre mani hanno indo tto un'esecuzione piuttosto scolastica e la costruzione a volte faticosa d egli spazi architettonici. De Grassi (cit.) ritiene inoltre che il ciclo s ia stato realizzato dal Mattioni in concomitanza con l'intervento di Canal sul soffitto della medesima stanza (1803, ma forse più correttamente De F eo, 1998, p. 158: 1805-1807). METTERE DI ENTRAMBI GLI AUTORI + BIB
De Feo R., Giambattista Canal in Friuli, in Arte, storia, cultura e musica in Friuli nell'età del Tiepolo, Udine 1998
De Grassi M., Francesco Chiarottini. 1748-1796, Monfalcone (GO) 1996
Pallucchini R., La pittura nel Veneto. Il Settecento, Milano 1995/ 1996, 1-2
Visintin L., Un'ipotesi attributiva per gli affreschi di villa Brigido a Trieste, in Neoclassico, 1993, 4
Saccomani M., Il ristauro della Loggia comunale di Udine e gli artisti friulani, Udine 1878