in basso a sinistra: caneva
L'autore descrive un paesaggio irreale ed immaginario. Forme prive di riferimenti alla realtà conosciuta e catalogata si affollano, quasi nate una dall'altra, in un tripudio di colori puri, nitidi, intensi. Le opere di Giancarlo Caneva traducono la spontaneità d'intenti di chi non cerca di trasmettere messaggi ad ogni costo, ma libera la mente alla ricerca dell'intuizione, della verità più nascosta. La fantasia e il colore sono i suoi mezzi e la memoria, il ricordo, l'universo mitologico sono le fonti alle quali attinge la sua ispirazione, compiendo un percorso che "ha il carattere di un viaggio onirico alla ricerca di elementi simbolici che gli consentano l'ideazione di paesaggi immaginari che si collocano tra l'allucinazione pura e il ricordo ancestrale".