L'ambasciatore conte Silverio de Baguer è raffigurato a tre quarti di figura, in piedi accanto a una consolle addossata al muro sotto a uno specchio. Indossa una divisa militare nera con i polsi e il colletto decorati da ricami vegetali dorati ed ha numerose onorificenze appuntate sul petto. Ha barba e baffi bruni; occhi castani. La mano destra è appoggiata sull'impugnatura della spada, mentre nella sinistra stringe un guanto. Cornice d'epoca.
Francesco Beda "tiepido figurista" MONTENERO 1968), operava nell'ambiente artistico triestino in cui, dopo la morte del barone Revoltella, era stata creata una esposizione permanente di pittura e scultura (Palazzo di via della Sanità) come museo vivo destinato a strutturarsi di anno in anno con opere attuali. Il conte Baguer, ambasciatore, aveva girato tutto il mondo ed era un appassionato raccoglitore di oggetti esotici, entrati a far parte delle collezioni del Museo Storico. Il dipinto risulta molto vicino all'impostazione che del ritratto dava in quegli anni la fotografia.
Pinacoteca Musei, Repertorio di ulteriori opere della Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, in La Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, Vicenza 2007
Pinacoteca Musei, Repertorio di ulteriori opere della Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, in La Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, Vicenza 2007
Montenero G., Nella città del realismo borghese il fiore della desolazione fantastica, in Quassù Trieste, Bologna 1968