sulla lettera tenuta in mano: Al Molt Ill[ustr]e Sig.r Sig.r Pat[on]n Col[endissi]mo/ il Sig.r Andrea Linus[s]io/ Jncarojo
sulla lettera posta sul tavolo: Sig.r Pat[ro]n Col[endissi]mo/ [Andr]ea Linu[s]sio/ Jncarojo
sulla lettera posta sul tavolo: Sig.r Patr. Colen./ [...]nu[s]sio/ [...]rojo.
L'uomo è raffigurato a busto intero, rivolto di tre quarti verso destra, stante presso un tavolo coperto da un drappo rosso sul quale sono disposte tre lettere e alcuni libri. Egli osserva lo spettatore, al quale esibisce una missiva che reca nella mano destra, mentre con la mano sinistra indica sè stesso. Andrea Linussio indossa una camicia con ampie maniche arricciate ai polsi e collo a fascetta, chiuso da un piccolo bottone dorato e impreziosito da uno jabot, che si intravede sotto la sottomarsina azzurra senza collo, chiusa davanti da una fitta serie di bottoni argentati. La veste è completata da una marsina blu senza collo con ampi paramani. Al lobo dell'orecchio destro l'uomo porta un piccolo cerchietto d'oro.
Si tratta di Andrea Linussio, nato a Villamezzo di Paularo da Giovanni Pietro e Lucia Sgardello il 26 ottobre 1724; il nonno di Andrea, Antonio, era cugino di Jacopo Linussio, ed egli stesso lavorava in qualità di agente alla filiale di Moggio della manifattura tolmezzina (cfr. Pugnetti, 2006, p. 467). L'uomo è ritratto all'età di quarant'anni, giusta la data che secondo l'inventario del Museo di leggerebbe sull'opera, dove tuttavia non compare (cfr. Pugnetti, 2006, p. 467). Nel 1750 Andrea aveva sposato Margherita Menean e cinque anni dopo, in seconde nozze, aveva maritato Sabata di Pietro Polame di Resiutta, dalla quale aveva avuto cinque figli, residenti con la madre a Paularo nella grande casa padronale che fungeva da abitazione, emporio e osteria (cfr. Pugnetti, 2006, pp. 467-468).
Pugnetti G., Schede, in Mistrùts. Piccoli maestri del Settecento carnico, Udine 2006