Tavolino con fronte e schiena leggermente mossi, gambe a cabriolet a doppi o rilievo desinenti in zoccoli di legno ebanizzato, struttura in legno di noce impiallacciato in radica con filettatura in acero e motivo mistilineo a raggiera in piuma di noce sul piano. Dalla parte superiore si stacca un reparto scrittoio con piano estraibile corredato da un leggio in pelle e da cassetti chiusi da un piano di radica a scorrimento. Sotto questo eleme nto compare un tavolo da gioco con intarsi a scacchiera in legno di noce e acero. Due antine ribaltabili scoprono gli scomparti destinati a contener e i pezzi del gioco. La parte a scacchiera si alza a sua volta rivelando n el suo rovescio uno specchio e nel vano sottostante una serie di contenito ri per i cosmetici.
E' notevole questa cpmplessità di funzioni in un pezzo di struttura così s obria ed essenziale. L'uso del noce nella sua varietà di radica e piuma lo riferisce ad un'area italiana settentrionale, probabilmente lombarda, ma l'ebanista è stato certamente influenzato dal gusto inglese che amava ques ti mobili destinati a vari usi e probabilmente avrà subito l'influenza deg li sripettai inglesi che operavano in quel periodo a Genova e nel Regno di Napoli.