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in basso a sinistra: L. COMEL / 1921
La casa colonica inserita nel suo contesto campestre, sembra richiamare il tipo di insediamento agricolo a corte chiusa entro cui si inseriscono oltre alla vera e propria dimora d'abitazione, al centro della composizione, anche alcuni annessi agricoli come la legnaia, il fienile ed l'edificio adibito a ricovero per le botti. il cielo grigio, sul quale si stagliano gli alberi e le linee geometriche dei fabbricati, conferisce alla veduta un carattere di intimità e nostalgia.
Risalente al 1921, l'opera si ricollega all'attenzione iconografica che Luigi Comel ha riservato, sin dal periodo roveretano (1895-1913) e anche in seguito, all'epoca del definitivo ritorno a Gorizia al termine della Grande Guerra, alla ripresa dal vero dell'edilizia rurale e dell'ambiente agricolo naturale circostante, di cui vengono indagati, fin nei minimi particolari gli elementi naturali ed umani, attraverso la poetica silenziosa del suo stile ancorato a modi ancora ottocenteschi.