borsa del corporale, manifattura veneziana, XVIII

Busta di forma quadrata confezionata con due frammenti di tessuto. Tre lati sono profilati da un gallone con motivo decorativo geometrico, sul quarto lato è cucito il medesimo gallone della pianeta in oro filato formato da una sequenza di cartelle includenti un piccolo motivo romboidale. Il primo gallone orna anche il profilo posteriore della busta. La fodera è in diamantina di seta color salmone.

Tessuto con soluzione disegnativa di transizione tra la tipologia ad “isolotti” databile, a seconda delle dimensioni modulari, intorno al 1735 e quella a “a meandro”, collocabile dal 1755 in poi. Il movimento dei nastri intrecciati “a otto”, impostato lungo linee sinusoidali piuttosto schematiche, la ricerca nella rappresentazione naturalistica degli elementi botanici, l’inserimento di filati preziosi come l’oro filato, sono elementi propri delle stoffe prodotte nel periodo indicato. Tali qualità non avvalorano la nota bibliografica ( Drusin-Merluzzi-Patat ) relativa al ritrovamento sulla fodera, recentemente rimossa, della data 1727. Generalmente nei manufatti attribuiti a questo periodo, infatti, si distinguono i tratti di altre due tipologie tessili prodotte fin dall’inizio del secolo XVIII: la decorazione a “pizzo” di grande impianto speculare con elementi sinuosi verticali imitanti i merletti, a cui si aggiungono varietà vegetali e floreali, e la tipologia “bizzare” dove accanto agli elementi naturalistici si aggiungono altri fantastici spesso di derivazione orientale.