Museo della pieve e Tesoro del duomo, artistico

Museo della pieve e Tesoro del duomo

Localizzazione
Gemona del Friuli (UD)
Canonica Vecchia
Denominazione
Museo della pieve e Tesoro del duomo
Tipologia
artistico, ecclesiastico

Il Museo della Pieve e Tesoro del Duomo è ospitato negli spazi della restaurata vecchia casa canonica, fatta costruire nel 1360 dal pievano Giovanni de Racalcatis. La sua attesa inaugurazione, avvenuta il 28 ottobre del 2006, ha concluso le manifestazioni del trentesimo anniversario del terremoto, che ha gravemente colpito il Friuli nel 1976, consentendo di esporre nel suo nuovo ordinamento lo straordinario patrimonio d’arte. Il percorso museale prende avvio dal cavedio, l'atrio che si apre oltre l'ingresso di vicolo delle mura, dove sono esposti reperti lapidei del XIII-XVII secolo. Dall'atrio si accede al I piano con le prime 6 sale espositive, seguito da un II piano con le ultime tre sale museali. L’eccezionale raccolta si compone di opere di pittura e scultura di autori locali, arredi sacri, provenienti dalle chiese gemonesi distrutte dal terremoto, a cui si aggiungono le splendide opere di oreficeria, codici miniati, paramenti liturgici e alcune opere di pittura di proprietà privata.

I beni del museo

La campagna fotografica e la redazione delle schede sono state realizzate parallelamente ai lavori di allestimento del museo, garantendone così la consultabilità in rete dal giorno stesso dell’inaugurazione. Il progetto ha preso in considerazione diverse tipologie di opere, selezionate sia per il loro pregio artistico che per il loro significato religioso. Tra i beni di maggiore pregio si segnalano alcuni lacerti di affreschi del XII-XV secolo, provenienti dal Duomo, coevi ad altri rinvenuti e restaurati al suo interno e l’originale pilastrino in granito bianco, inciso con il nome di Maestro Giovanni, l'architetto-scultore che sul finire del XIII secolo diresse i lavori di ricostruzione dell'edificio sacro. Come rilevanti esempi di arte orafa si conservano alcune delle più belle realizzazioni friulane del XV secolo, tra cui un ostensorio architettonico e un fermaglio di piviale, opere di Nicolò Lionello in argento sbalzato e dorato. La sezione riservata alla miniatura comprende antifonari e graduali databili alla fine del Duecento, acquistati dalla Basilica del Santo di Padova a metà secolo successivo. Notevoli infine sono anche i tessili, dagli antichi paramenti ricamati con fili d'oro, d'argento e seta fino alle lavorazioni più recenti.

BIBLIOGRAFIA

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Come arrivare