in basso verso destra, sul masso accanto al mendicante: Pollencig
a destra, sull'arco della locanda: 808
Questa gradevole immagine sembra ritrarre una locanda sulla riva di un fiume, in una località che l'autore ha indicato in calce al foglio, ma che non risulta più leggibile. La descrizione minuziosa dei dati paesaggistici, apprezzabile soprattutto nello scorcio del fiume che si apre sulla sinistra, non prescinde dall'inserimento di gustose note di colore fornite dai vivaci personaggi in abiti tradizionali che suonano, ballano, bevono e fumano: un'umanità scanzonata e gaudente da cui si distacca in primo piano l'uomo, all'apparenza un mendicante, che regge in mano il cappello e un rosario.
L'opera, risalente al 1808, come altre opere simili realizzate su carta dal Pollencig, attesta la vena sua più autentica e poetica nella ricerca di un rapporto con la natura vissuto anche con spirito libero e giocoso, non priva talvolta di una sottile vena umoristica. Nel mendicante seduto in basso verso destra, dal volto ben caratterizzato e accanto al quale l'artista ha scritto il proprio nome, si può riconoscere un autoritratto dell'autore, che amava effigiarsi all'interno delle sue opere, quasi a testimoniare con la propria presenza la veridicità di una rappresentazione che, nonostante l'atmosfera irreale e fiabesca, nasceva sempre da un'osservazione attenta e diretta della realtà.
Bragaglia Venuti C., Schede, in Paesaggi e vedute, Gorizia/ Torino 2003