Cucchiaini con manico conformato a violino, decorato nella parte superiore più larga con un motivo a racemi vegetali, inciso e niellato su un fondo puntinato a cesello, che si ripete anche sul dorso della conca terminante a punta.
Sebbene tutti e sette i cucchiaini siano stati realizzati era il 1855 il 1856, come indicano i punzoni dei saggiatori accompagnati dalla data, cinque spettano ad Anton Michailovich Shervarzin, mentre gli altri due, che presentano leggere varianti nell'ornato, furono realizzati da argentieri diversi, Konstantin Pepe un maestro di cui si conoscono solo le iniziali «EYa». Questo tipo di decorazione a tralci niellati fu largamente utilizzata a Mosca, intorno alla metà del secolo, soprattutto nella produzione di calici e bicchieri. Nei due inventari principali troviamo menzionati solo sei cucchiaini niellati, forse a causa di un errore o forse perché il cucchiaino di Pep, connotato da una fattura decisamente più grossolana, non fu considerato dai Coronini come parte di questo insieme.
Catalogo, Catalogo. Argenti. Gioielli. Arredi e arti decorative, in L'eredità russa dei conti Coronini. Opere d'arte e oggetti preziosi dall'impero degli zar, Gorizia 2018
Bragaglia Venuti C., L’argenteria di casa Coronini. Uno sguardo ai documenti, in Argenti da tavola e posate / Schede, in Argenti da tavola e posate, Gorizia/ Torino 2005