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I coperchio, di profilo circolare, è foggiato a cupolino con sottili costolature e ampia tesa liscia. La presa è fissata con un galletto ed è a forma di anemone, finemente lavorata in superficie, con breve stelo ritto sulla base a guisa di foglia.
Nell'elegante movimento impresso dalle nervature e nella fantasia decorativa del pomello si rinnova il gusto rococò, del cui revival risente l'argenteria inglese fin dagli anni Trenta del XIX secolo e che perdura per tutta l'epoca vittoriana. Le opposte rientranze dovevano adattarsi alla forma del contenitore che veniva infilato nelle guide di un supporto, ma il pezzo è andato perduto in tempi relativamente recenti giacché viene ricordato nell'elenco dattiloscritto degli argenti di famiglia redatto dal conte Guglielmo. La lettera M impressa all'interno del coperchio è forse il punzone dell'artigiano che eseguì il pezzo.
Brazza S., Schede, in Argenti da tavola e posate, Gorizia/ Torino 2005