Lattiera con piede a gradini, sagomato in modo da riprendere le ampie costolature verticali del corpo bombato che si prolunga nel versatoio a falda. Manico elaborato, ottenuto a fusione, e costituito da riccioli e volute che si ripetono, in scala minore, nell'ornamentazione del bordo.
Negli anni Quaranta del XIX secolo non è affatto inconsueto incontrare oggetti ispirati, come questa lattiera, al gusto mosso e alle ornamentazioni con volute e conchiglie tipiche dell'epoca rococò, che si distinguono tuttavia dalla produzione del secolo precedente per il minore sfarzo e una più contenuta opulenza. Sebbene solo le ultime cinque lettere siano perfettamente leggibili appare evidente che il punzone dell'argentiere è incompleto e che doveva essere preceduto da altri caratteri. Per questo motivo è legittimo leggere in esso il marchio di Iakov Wiberg, argentiere di origine svedese (?) la cui attività a Mosca è documentata dal 1829 al 1852.
Catalogo, Catalogo. Argenti. Gioielli. Arredi e arti decorative, in L'eredità russa dei conti Coronini. Opere d'arte e oggetti preziosi dall'impero degli zar, Gorizia 2018
Bragaglia Venuti C., L’argenteria di casa Coronini. Uno sguardo ai documenti, in Argenti da tavola e posate / Schede, in Argenti da tavola e posate, Gorizia/ Torino 2005