I due importanti candelabri si caratterizzano per lo stelo a forma di doppio tralcio avvitato, con alla base pampini e grappoli fissati con un galletto all'alto piedistallo. Tale sostegno, rifinito da una decorazione a palmette e volute, è dotato di tre piedini terminanti a ricciolo ed è sormontato da un plinto trapezoidale sagomato e coronato da una cornice a perle e a meandri; una delle tre facce lisce più ampie reca inciso lo stemma della famiglia Smart. Alla sommità dello stelo una raggiera di pampini con acini d'uva circonda un bocciolo con frutti e foglie di vite in cui è inserita la parte superiore del candelabro: i tre bracci, foggiati a ramo di vite con pampini e grappoli, motivi che ricorrono sui piattelli e sui boccioli, possono essere rimossi per ridurlo a candeliere.
L'imitazione di forme naturali, non solo nell'ornamentazione ma anche nelle parti strutturali - fusto e bracci - è evidente in questi candelabri di età vittoriana. Il gusto per la decorazione naturalistica, che non aveva mai del tutto abbandonato le arti applicate neppure nel periodo di massima affermazione del neoclassico, si rinnovò negli anni Venti del XIX secolo e si affermò pienamente negli anni Quaranta, senza smettere di essere fonte d'ispirazione anche nei decenni successivi. Questi pregevoli esemplari Elkington pervennero senz'altro nella collezione Coronini attraverso Ada Srnart.
A tavola, A tavola con i conti Coronini. Le forme e i rituali dei pasti dal Settecento al Novecento, Gorizia 2016
Brazza S., Schede, in Argenti da tavola e posate, Gorizia/ Torino 2005