Bordo esterno: Чарочка вина прибавит ума [Un bicchiere di vino rende il cervello fino]
Piccolo kovsh di forma circolare con manico largo e piatto, decorato a traforo e a cesello. Sul corpo, entro due fasce parallele, corrono un motivo geometrico a linee spezzate e un'iscrizione in caratteri cirillici, che risaltano, doraci e in rilievo, sul fondo scabro.
Il kovsh è un oggetto strettamente legato alla storia e alle antiche tradizioni russe. Si tratta di una sorta di piccola coppa la cui forma originaria rievocava, nel lungo manico verticale appiattito all'estremità, il collo e il becco di un'oca. In uso dal X secolo, dapprima in legno e poi in metallo, acquistò a partire dal XVI secolo, un particolare significato rituale nell'ambito della corte, dal momento che veniva offerto dallo zar in ringraziamento dei servigi resi alla Corona. Questi kovshi erano solitamente molto preziosi: realizzati in oro o in argento, presentavano all'interno e all'estremità del manico il simbolo imperiale dell'aquila bicipite, mentre lungo il bordo un'iscrizione incisa o niellata riportava il nome dello zar, di colui che riceveva l'onorificenza e le imprese per cui si era reso meritevole. Nel corso del tempo questa funzione onorifica venne gradualmente a perdersi e all'inizio dell'Ottocento la tipologia del kovsh era ormai quasi completamente sparita. Fu solo sul finire del secolo che questo particolare oggetto conobbe una nuova larghissima fortuna, sulla scia dello Storicismo che aveva portato a riscoprire le forme e le decorazioni proprie dell'antica Russia. Privati di ogni valenza pratica e simbolica, i kovshi divennero semplicemente oggetti decorativi, frequentemente ricoperti di smalti cloisonnès o, come in questo caso, arricchiti da un'iscrizione niellata che riporta un detto popolare.
Catalogo, Catalogo. Argenti. Gioielli. Arredi e arti decorative, in L'eredità russa dei conti Coronini. Opere d'arte e oggetti preziosi dall'impero degli zar, Gorizia 2018
Bragaglia Venuti C., L’argenteria di casa Coronini. Uno sguardo ai documenti, in Argenti da tavola e posate / Schede, in Argenti da tavola e posate, Gorizia/ Torino 2005