Zuccheriera con piede liscio, corpo bombato che si restringe verso l'alto, a partire da una sottile fascia zingrinata; manici piatti con ansa squadrata; coperchio decorato con pizzo a giorno e fastigio a getto raffigurante un pappagallo.
Questa zuccheriera era considerata da Coronini una componente del servizio da tè dell'argentiere MO (inv. 1906), probabilmente in considerazione della decorazione del coperchio, che risulta effettivamente assai simile. In realtà, pur essendo stata realizzata nello stesso anno 1813, si tratta chiaramente di un oggetto a sé stante, come confermano la diversa fattura dei manici e la mancanza della fascia a losanghe. L'autore della zuccheriera, di cui conosciamo solo le iniziali GA, si distingue dall'autore del servizio da tè anche per la maggior finezza che contraddistingue proprio l'ornamentazione del coperchio, assai più curata nell'esecuzione e nei particolari.
Bragaglia Venuti C., Schede, in Gli animali della nobiltà. Dalla caccia al salotto tra status symbol, allegoria e affetti, Gorizia 2021
Catalogo, Catalogo. Argenti. Gioielli. Arredi e arti decorative, in L'eredità russa dei conti Coronini. Opere d'arte e oggetti preziosi dall'impero degli zar, Gorizia 2018
Bragaglia Venuti C., L’argenteria di casa Coronini. Uno sguardo ai documenti, in Argenti da tavola e posate / Schede, in Argenti da tavola e posate, Gorizia/ Torino 2005
Busetto P., Schede, in Ottocento di frontiera. Gorizia 1780-1850. Arte e cultura, Milano 1995