dipinto, Turner Joseph Mallord William, XIX

Oggetto
dipinto
Soggetto
veduta di Douglas Bay
Autore
Turner Joseph Mallord William (1775/ 1851) - maniera
Cronologia
1800 - 1899
Misure
cm - altezza 50.6, larghezza 68.5
Codice scheda
OA_133154
Collocazione
Gorizia (GO)
Palazzo Coronini Cronberg
Fondazione Palazzo Coronini Cronberg

In questa veduta di Douglas Bay (Isola di Man) l'atmosfera di luce avvolgente s'irradia sull'aspro paesaggio roccioso dove spicca la punta della baia, e ne addolcisce le forme, rendendole meno distinte; il mare luccica schiumoso con i suoi bagliori fra i meandri delle rocce frastagliate che costituiscono l 'ultima propaggine della terra, ed il ciclo turbolento dietro i monti crea una contrapposizione tra gli inaccessibili bastioni della baia e l'aperto orizzonte marino. In primo piano sulla sinistra si scorge un gruppetto di figure che appaiono minuscole nella vastità del paesaggio.

In una lettera del 20 novembre 1964, indirizzata a Mr. Farr, storico dell'arte londinese, Guglielmo Coronini Cronberg scrisse che aveva acquistato questa tela prima della seconda guerra mondiale dal conte Luigi Dandini de Silva, il quale aveva lavorato all'inizio del secolo a Londra al servizio della diplomazia austriaca. Sulla cornice originaria, in seguito sostituita, vi è u''etichetta che riporta l'iscrizione: "London 1795". Inoltre, sulla parte retrostante della tela vi è l'iscrizione originaria in matita «by J. M. W Turner. View of Douglas. Luigi Conte Dandini», ed è ancora evidente il nome della bottega che produsse l'intelaiatura: Jas. Bourlet & Sons, una delle più celebri e antiche botteghe di produzione di cornici della città di Londra. Attraverso quella lettera il conte Coronini chiese a Mr. Farr un'expertise del dipinto sulla cui autenticità, però, non riuscì mai a fare definitiva chiarezza. Dal punto di vista iconografico la veduta si accorda perfettamente con l'arte di Turner, anche in considerazione dello studio atmosferico in essa presente. Il pittore inglese, infatti, spesso dimostra nella sua opera una propensione a descrivere la varietà della natura nello spazio, di cui vuole rappresentare la profondità, anche in senso metafisico. Tuttavia, i costumi dei personaggi raffigurati sono propriamente ottocenteschi e nel dipinto si riscontra una certa difformità stilistica tra la rappresentazione in primo piano e il resto del paesaggio. L'attribuzione dell'opera a Turner, che ebbe molti seguaci e imitatori, rimane perciò incerta. Nella Veduta di Douglas Bay, infatti, l'arte del pittore inglese risulta parzialmente offuscata, come se la sua opera originaria fosse stata rivisitata e in parte alterata.

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BIBLIOGRAFIA

Verde sublime, Catalogo, in Verde sublime. Il parco Coronini Cromberg e la rappresentazione della natura tra Neoclassicismo e Romanticismo, Gorizia 2020

Sciuto D., Schede, in Paesaggi e vedute, Gorizia/ Torino 2003