dipinto murale, Paghini Domenico, XIX

Oggetto
dipinto murale
Soggetto
finta architettura con paesaggio, paesaggio rurale, putto alato, motivi decorativi a grottesche, motivo decorativo, simboli delle arti, veduta fantastica
Autore
Paghini Domenico (1778/ 1850)
Cronologia
1801 post - 1849 ante
Misure
m - altezza 4.1, larghezza 6.3, lunghezza 6
Codice scheda
OA_130650
Collocazione
Udine (UD)
Palazzo Caiselli
Iscrizioni

La stanza risulta totalmente decorata ad affresco. Il soffitto è dipinto ad imitazione di una finta architettura: una copertura ideale della stanza, decorata con grottesche e finti rilievi, sorretta da piccole colonnine e caratterizzato da un ampia apertura centrale oltre cui si può ammirare un putto alato con corona, volare nel cielo azzurro. Le pareti presentano una medesima ripartizione: nella parte bassa una finta pannellatura in pietra e marmo corre lungo il perimetro, mentre poco sopra ampie quadrature presentano scorci di paesaggi che vogliono essere ingannevoli e fittizie finestre verso l’esterno. Sopra ogni porta è presenta una quadratura con una scena, ornata con un motivo decorativo.

La stanza venne decorata durante la proprietà Garzolini, da inizio Ottocento a inizio Novecento. Infatti nel 1790 il palazzo venne comprato da Giuseppe Garzolini e da Margherita Mangilli. La critica riporta una sorpassata attribuzione a Francesco Chiarottini esprimendosi però giustamente in disaccordo (Bartolini, Bergamini, Sereni 1983, p. 235; Visentin 2017, p. 147). Chiarottini, noto per le tipologie di capricci e scene con rovine ivi presenti, fu maestro di molti, generando molti modelli ripresi da diversi artisti. L’invenzione infatti non risulta particolarmente innovativa e l’esecuzione lascia intuire di trovarsi di fronte ad una mano ancora giovanile. Le scene, seppur piacevoli nell’insieme, risultano piatte e parzialmente disturbare dalla scelta di inserire un vaso in primissimo piano. Il tentativo di ampliare lo spazio della sala sfondamento in maniera illusionistica, con scene ritmate su diversi piani, non risulta totalmente riuscito. Secondo quanto scrive Antonio Picco, invece questi furono eseguiti da Giuseppe Morelli, autore di simili affreschi a Udine (Bartolini, Bergamini, Sereni 1983, p. 235; Visentin 2017, p. 148). Visentin (2017, p. 149), analizzando la grafia dell’iscrizione presente in una delle scene principali, nota una somiglia con note scritte da Domenico Paghini, a lui quindi viene attribuita la decorazione della stanza.

BIBLIOGRAFIA

Visentin M., "Li muri e soffitti sono dipinti con architetture e figure". La decorazione pittorica in un palazzo a Udine tra Settecento e Ottocento, in Tre nomi per un palazzo: Polcenigo, Garzolini, Toppo Wassermann, Udine 2007

Bartolini E./ Bergamini G./ Sereni L., Raccontare Udine Vicende di case e palazzi, Udine 1983