dipinto murale, Politi Odorico, XIX

Scena centrale del soffitto, inserita in un riquadro ottagonale con cornice lignea dorata. Nella quadratura eseguita da Sante e Giuseppe Zuccolo, si trova l’affresco di Odorico Politi rappresentante un episodio del canto XIV dell'Iliade di Omero: Giunone per favorire gli Achei durante il conflitto contro i Troiani, decide di distrarre Giove per permettere a Nettuno di agire più liberamente ed aiutare gli Achei in battaglia. Giunone si reca quindi, prima da Venere per ottenere il suo cinto miracoloso e da Sonno per chiedere il suo aiuto per addormentare Giove. Sedotto ed addormentato Giove, Giunone riesce nella sua impresa. Nel dipinto notiamo Giunone, con la cinta di Venere, nell’intento di sedurre e addormentare con l’aiuto di Sonno reggente tra le mani il suo attribuito - dei papaveri-, mentre le Ore stendono il velo della notte sulla coppia. In prossimità delle due divinità vi sono i rispettivi attribuiti: l’aquila con la folgore per Giove ed il pavone per Giunone. La luce è soffusa, piacevole e accarezza le carni dei corpi seminudi, redatti con un’anatomia non sempre sicura e sciolta. La composizione è ben studiata ma lascia un’impressione generale di staticità e artificiosità.

Per notizie storico critiche e bibliografia generale sulla decorazione si veda la scheda OA 129741.