di lato in alto a sinistra: A. Černigoj
Natura morta composta da un'anfora, una conchiglia, tre mele, un'ocarina, una bottiglia con tappo in sughero fermato da una cordicina, e un oggetto cilindrico, forse un piffero. Gli oggetti poggiano su un ripiano e lo sfondo pare mostrare un paesaggio formato da una distesa marina e montagne in lontananza.
Per notizie biografiche cfr. OA 8247 e OA 55383. Si tratta di una composizione che risente ancora di quell’atmosfera atemporale presente in alcune pitture metafisiche che colpirono Černigoj sul finire degli anni ’30. Il dipinto è reso con una pennellata vibrante dove i vari oggetti rappresentati sembrano fondersi con l’ambiente circostante. I toni sono accordati su modulazioni accese in cui prevalgono gli ocra e gli azzurri intensi. Come ha osservato Enrica Cappuccio, questo dipinto mostra delle analogie stilistiche con un’altra natura morta datata 1946 e presentata nello stesso anno ad una personale dell’artista alla galleria San Giusto di Trieste. Ciò fa pensare non solo ad una stessa datazione, ma forse alla presenza del dipinto dei Musei Provinciali alla suddetta mostra, visto che in quell’occasione vennero esposte tre nature morte stilisticamente molto vicine tra loro (cfr. Augusto Černigoj, Trieste , 1998, p. 268). Lo stesso Černigoj, alla presentazione del catalogo, definì queste composizioni “lirico-georgiche” e caratterizzate “da una intima fusione di colore, forma e ambiente”, espressioni che bene si addicono alla tela delle collezioni goriziane.
Pinacoteca Musei, Repertorio di ulteriori opere della Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, in La Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, Vicenza 2007
Augusto Cernigoj, Augusto Cernigoj (1898 - 1985). La poetica del mutamento, Trieste 1998