Il dipinto raffigura la figura a mezzo busto di Filippo Giuseppini. L'artista si è autorappresentato mentre, intento a dipingere un quadro da cavalletto, volge per un attimo lo sguardo allo spettatore. Il pittore indossa una veste scura sulla quale si appoggia un ampio colletto bianco mentre il capo è coperto da un basco nero.
Il dipinto raffigura l'artista Giuseppini poco più che trentenne e può essere ricondotto al quinto decennio dell'Ottocento. Questo autoritratto fu tradotto in medaglia nel 1863 da Antonio Fabris, allora incisore capo della Zecca di Venezia (sull'altro lato fu inciso Il Diluvio cfr. OA 54079).
Gransinigh V., Schede, in La Galleria d'Arte Antica dei Civici Musei di Udine. Dipinti dalla metà del XVII al XIX secolo, Vicenza 2003, II