dipinto, Politi Odorico

Il conte Giovanni Battista Bartolini (1755-1823), che indossa un soprabito azzurro, cravatta bianca, è colto di tre quarti comodamente seduto al tavolo di studio dove sono disposti i suoi libri di botanica, gli erbari, dei fiori, segni evidenti dei suoi studi naturalistici e scientifici, mentre sullo sfondo vicino a una finestra semiaperta su uno scorcio paesaggistico è collocato un cannocchiale.

L'artista prova a cogliere nell'attenta descrizione dal vero del protagonista il suo carattere interiore. Secondo Perocco (1967, p. 16) Politi ha «nel sangue una forte eredità veneta, proveniente da Pietro ed Alessandro Longhi, nella cruda ed indagatrice introspezione psicologica, espressa con la materia compatta, quasi vitrea, della sua pittura». Il dipinto è realizzato con velature molto sottili e levigate. Le tonalità spente della gamma cromatica sono interrotte dal particolare della finestra che, bucando lo sfondo neutro e omogeneo, mette in risalto il soggetto e offre profondità alla composizione tramite lo scorcio arboreo che si intravede. Nella Biblioteca Civica di Udine è conservato un altro ritratto di Bartolini, probabilmente uno studio per la realizzazione della versione di formato più grande.