all'interno di un cartiglio in basso a sinistra: D.O.M. / AERE FRATERNITATIS XENODOCHIO RESTAURATO / (H)ANC, IN HONOREM B.HYER.MI PROTECTOR(IS) TA(BUL)AM / AERE PROPRIO / CORRADINUS A FURNO PRIOR, ET LUDOVICUS PIZZETTUS CAM. / UNANIMES POSUERE/ ANNO DOMINI MDCXXXVIII
Al centro, seduto sul trono, è raffigurato papa Damaso con il triregno come copricapo. E' colto in atto benedicente mentre porge il cappello cardinalizio a san Gerolamo in ginocchio ai suoi piedi e coronato da aureola. Sopra la testa del papa discende la colomba dello Spirito Santo. A sinistra della composizione, troviamo due cardinali seduti intenti a conversare tra loro, mentre a destra due vecovi inginocchiati. In secondo piano, sempre alla destra, sono raffigurati due cardinali e due militari. Ai lati, in basso, sono dipinti due stemmi e un cartiglio contenete un'iscrizione dipinta. Sullo sfondo è riprodotta un'architettura rinascimentale.
L'opera fu eseguita per il restaurato ricovero della Confraternita di san Gerolamo che si trovava nella "Casa contigua al Duomo" e in seguito depositata presso l'Ospedale vecchio di Udine a causa della sopressione della confraternita nel 1775 ). L'episodio narrato è inconsueto nella storia della vita del santo, però ha un precedente iconografico nel ciclo di dipinti realizzati da Palma il Giovane per l'Ateneo Veneto a Venezia, anche se proprio la tela che tratta questo soggetto è andata perduta. Alcuni riferimenti nei toni magniloquenti sono da cogliere nella pittura di Secante Secanti o Innocenzo Brugno. Nel volto del papa si trova un paragone nel san Gregorio dipinto da Andrea Vicentino nella pala del duomo di Sacile (VISENTIN 2002, p. 172).
Galleria Arte Antica, La Galleria d'Arte Antica dei Civici Musei di Udine. I. Dipinti dal XIV alla metà del XVII secolo, Vicenza 2002, I-2