Ritratto di Diodato Tripcovich, dipinto, Orell Argio, XX

Oggetto
dipinto
Soggetto
ritratto d'uomo: Diodato Tripcovich
Autore
Orell Argio (1884/ 1942)
Cronologia
1925
Misure
cm - altezza 112, larghezza 82
Codice scheda
OA_16758
Collocazione
Trieste (TS)
Palazzo Società di navigazione D.Tripcovich
Iscrizioni

Ritratto d'uomo in abito elegante, a figura intera e leggermente di tre quarti, impegnato a sfogliare un libro. L'inquadratura fotografica taglia la figura appena sotto i fianchi.

E' il secondo ritratto noto realizzato da Orell di Diodato Tripcovich, fondatore dell'omonima società di navigazione triestina. Posteriore al ritratto-medaglione che l'artista aveva eseguito nel 1923, esso consente di notare una certa evoluzione nel linguaggio pittorico di Orell e di operare da questo punto di vista un confronto tra le due opere. Al di là delle scelte compositive, che potrebbero venire più dai desideri della committenza, che da un'effettiva volontà di Orell e che vedono, questa volta, Tripcovich ritratto a figura intera e in una posa ancora più disinvolta e moderna rispetto alla precedente, giova soffermare l'attenzione sulla resa pittorica del soggetto. Alla pennellata rapida e ariosa del ritratto precedente si sostituisce qui una definizione molto più accurata e nitida dei dettagli che riguardano il ritrattato, mentre sommariamente veloce ed abbozzata rimane la resa dello sfondo. La linea di contorno nella raffigurazione di Tripcovich si rinsalda completamente e rivela una cura esasperata e quasi più vera del vero del particolare, tanto che è possibile scorgere la trama del tessuto dell'abito o la tessitura dell'epidermide e le sporgenze delle vene sulle mani. E' palese in questo senso un progressivo incamminamento di Orell verso quella che sarà la sua successiva adesione ai dettami e alla pulitura formale del Novecento Italiano che egli tuttavia non mancherà di interpretare in maniera personale, accentuando nei ritratti l'espressività delle linee e intensificandone la carica psicologica, tanto che per certi versi i suoi ritratti novecentisti sembrano sfiorare esiti di ermetismo visivo. Intatto rimane invece in questo ritratto, pur nella maggiore definizione, l'analisi psicologica del personaggio che mira a renderne la bonaria natura, senza ricorrere all'artificio di una presentazione austera o impettita.

BIBLIOGRAFIA

Micoli Pasino N., Il pittore triestino Argio Orell, in Arte in Friuli Arte a Trieste, Udine 1993

Delbello P., Orell Illustratore, Trieste 1993

Esposizione Orell, Esposizione di alcune opere del pittore triestino Argio Orell, Bergamo 1931

Esposizione Orell, Esposizione di alcune opere del pittore triestino Argio Orell, Roma 1930