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Si tratta del particolare del pannello descritto nella scheda NCTC: 13373. Tre cavalieri, di cui il primo e il terzo barbuti, vanno incontro a due r eligiose. Dei cavalli rimangono solamente due teste e una zampa.
Gli affreschi furono scoperti verso l'anno 1960 sotto l'intonaco nel salon e al primo piano di quella che fu la sede dei patriarchi di Aquileia in S. Vito; furono staccati da F. De Rocco e riportati su pannelli da G. Marche tot nel 1966. Il pannello di cui si tratta riguarda la parte sinistra dell a parete sulla quale si svolgeva una scena di carattere religioso o cavall eresco. Non ancora studiati a fondo, essi sono stati citati da: Manzano (1 960), Querini (1963-64), Zuliani (1971) e infine dalla Cozzi (1976). In ge nere gli studiosi concordano nel riconoscere in essi un riflesso "della cu ltura tardo gotica e cavalleresca che il Pisanello riassume e conclude" (F urlan, 1969 ?). In particolare il primo cavaliere, con barba e capo scoper to, e' affine, nello schema del cranio calvo, al Profeta e al San Giovanni Evangelista del battistero di Castiglione Olona. Inoltre il terzo cavalie re a destra, finemente delineato nel profilo volto verso sinistra richiama il Battista che rimprovera Erode (dello stesso Battistero e opera di Maso lino). L'analogia in questo ultimo e' accentuata anche dal risalto del pro filo chiaro su fondo scuro.
Cozzi E., Pittura murale di soggetto profano in Friuli dal XII al XV secolo, Pordenone 1976
Tramontin V., Panoramica sulla scultura e la pittura nel sanvitese. Lo sviluppo urbanistico di S. Vito, in San Vit al Tiliment, Udine 1973