Il Santo, in piedi al centro del quadro, con veste bianca e manto nero, volge gli occhi al cielo e allarga le braccia in un tipico atteggiamento pietistico. In basso a destra un angioletto rubicondo sorregge una nube quasi solida su cui è appoggiato un libro aperto. Lo sfondo bruno-grigiastro si rischiara in alto a destra, dove in una corona di nubi appare una lunga e sottile tromba, mentre a sinistra in alto si vedono due cherubini.
Il dipinto fu attribuito al Chioggiotto da Arslan (1933) che proponeva una datazione intorno al 1762. Esso rivela nel taglio della composizione, negli effetti luministici e chiaroscurali, nella tipologia dei volti e nella predilezione per le ombre brune, la stretta derivazione piazzettesca di tutta la pittura del Chioggiotto.
Pinacoteca Musei, Repertorio di ulteriori opere della Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, in La Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, Vicenza 2007
Mirabella Roberti M., Mostra delle opere d'arte e del tesoro dell'Arcidiocesi di Gorizia. Catalogo, Gorizia 1953
Cossar R.M., Storia dell'arte e dell'artigianato in Gorizia, Pordenone 1948
Arslan W., A proposito di un dipinto del Chiozzotto nel Museo Goriziano della Redenzione, in Studi goriziani, Gorizia 1933, IX