In un campo sportivo dal prato verde cupo e dalle porte dipinte a strisce bianche e nere, si svolge una partita di calcio tra una squadra di calciatori in maglietta bianca e calzoncini neri e una di calciatori in maglietta rossa e calzoncini blu. Sullo sfondo fabbriche in varie tonalità di grigio, senape e marrone, con ciminiere che fumano. Donne in fila entrano in un edificio sulla destra, e dei soldati sfilano sulla sinistra. Due bandiere, rosso e bianco l'una, rosso, bianco e nero l'altra ,sventolano su pennoni bianchi.
Anche in quest’opera torna il racconto interiore, la mite poesia di Rodolfo Battig che ferma sulla tela un’immagine probabilmente raccolta durante il suo perenne vagabondare. Il soggetto trattato, una partita di pallone con, sullo sfondo, un grigio panorama periferico di una città industriale, è costruito solidamente sulla tela e trattato con un linguaggio disarmato e innocente, velatamente nostalgico. Fabbriche e campo sportivo, allude, ancora una volta, nel suo riferirsi al quotidiano trattato con “...fedeltà descrittiva mista a minuziosa osservazione diretta, accennato travisamento fantastico, proiezione immobile del ricordo” (Cfr. Damiani, Arte del Novecento in Friuli, Il Liberty....1978, p. 252), al velato malessere, al senso di insoddisfazione che connota le opere del pittore degli anni Trenta. (DELNERI 2007, p. 128)
Delneri A., Schede, in La Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, Vicenza 2007
Novecento Gorizia, Il Novecento a Gorizia. Ricerca di una identità. Arti figurative, Venezia 2000, Arti figurative
Bradaschia G., Andiamo insieme a visitare i Musei Provinciali di Gorizia, Gorizia 1980
Damiani L., Arte del Novecento in Friuli. Il liberty e gli anni Venti, Udine 1978, I
Pinacoteca estate, Pinacoteca d'estate. Viaggio nel primo '900. Opere della Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, s.l. 2010