In primo piano a sinistra, avvolta in un manto giallo, è inginocchiata una Santa (Anna?) con le braccia incrociate sul petto e un libro chiuso posato accanto a lei; alle sue spalle si riconoscono le sante Lucia (con il piatto su cui sono posati gli occhi), Apollonia (con le tenaglie che stringono un dente) e Caterina d'Alessandria (che poggia la mano sulla ruota dentata). Sulla destra è inginocchiato San Valentino, con il calice in mano, dietro al quale è presente Santa Barbara accompagnata dalla torre. In alto, tra le nuvole, compare Dio Padre, con la mano destra poggiata sul globo ed il manto svolazzante, cui fanno corona alcuni angioletti.
Il dipinto proviene forse dalla chiesa di Santa Caterina in Piazza Nuova, il cui unico altare era dedicato a Santa Caterina, Santa Lucia, Santa Apollonia e San Valentino, qui raffigurati assieme alle sante Anna (?) e Barbara. È probabile che la pala sia stata rimossa e collocata in duomo a causa della demolizione della chiesa avvenuta nel 1825. È interessante notare come il Padre Eterno e la coppia di angioletti roteanti siano del tutto simili a quelli raffigurati da Isacco Fischer nell'Annunciazione della chiesa parrocchiale di Porcia.
Marioni Bros L., Inventario dei beni culturali mobili ricoverati nei depositi del Museo diocesano di Udine dopo il terremoto del 1976 (schede), in Un museo nel terremoto, Udine/ Pordenone 1988
Merluzzi F., Pittura, in Il duomo di Santa Maria Assunta di Gemona, Gemona del Friuli (UD) 1987