Si rappresenta un edificio tradizionale, la struttura è però bidimensionale. L'effetto di straniamento è aumentato dalle finestre che mostrano il cielo con le nuvole, parte dello sfondo.
Il bozzetto appartiene al ciclo finalizzato alla decorazione del reparto di oncologia della Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia che ha commissionato nell'anno scolastico 2006–2007 questo lavoro all'Istituto d'Arte G. Sello.L'edificio non è tridimensionale come dovrebbe essere, ma bidimensionale: le finestre infatti non mostrano gli interni, ma lasciano intravedere un cielo azzurro e sereno.La fonte di ispirazione è costituita dalla pittura di Renè Magritte nel cui surrealismo coesistono realtà diverse e contraddittorie.Come scrive l'autrice del bozzetto, le ambiguità della prospettiva "impossibile" orientano il pensiero dello spettatore verso una realtà rassicurante, fatta di tranquillità e pace, evocate dal colore del cielo e dall'architettura tradizionale.Il dipinto è diverso dal bozzetto, sia nelle aperture, dove è stata aumentata l'importanza del cielo, sia nella gamma cromatica.L'opera è stata ideata da Stephanie Dallagnese, studentessa della 5^G.
Bucco G., Il Sello colora l'ospedale, in La Vita Cattolica, Udine 2007, 9 giugno
Arte Sello, L'arte del Sello approda in ospedale, in Messaggero Veneto, Udine 2007, 31 maggio
Casarsa L., I colori del Sello per rallegrare l'ospedale, in Messaggero Veneto, Udine 2006, 19 dicembre