La sovrapposizione illusionistica di architetture e deserto crea un gioco combinatorio dai colori caldi e freddi. La natura sabbiosa del deserto fa immaginare spazi lontani e la struttura architettonica sovrapposta accentua la ricerca della spazialità, nella rincorsa delle varie prospettive che si allontanano. Il tutto diventa uno spazio illusionistico che ogni osservatore può interpretare secondo la sua fantasia.
Il bozzetto costituisce lo studio finale per la realizzazione di uno dei pannelli decorativi del reparto di Oncologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Maria della Misericordia in Udine. È ispirato all'opera di Maurits Cornelis Escher (1898 - 1972), un artista surrealista che era solito lavorare con architetture, prospettive e spazi impossibili: le architetture nel deserto mostrano una realtà ambigua, misteriosa, affascinante, che è caratteristica di Escher. Per quanto riguarda il cielo, rappresentato con le nuvole, si vede il richiamo a Magritte, perché la terra si mescola con il cielo e gioca con un’architettura impossibile e ambigua. Gli archi novecenteschi ricordano il Palazzo della Civiltà e del Lavoro all’EUR di Roma, opera di Marcello Piacentini, riecheggiato anche nella facciata ad archi a tutto sesto del Tempio di Cargnacco, opera di Giacomo Della Mea. Il bozzetto è stato ideato da Luisa Zanetti, studentessa della 5^G.
Bucco G., Il Sello colora l'ospedale, in La Vita Cattolica, Udine 2007, 9 giugno
Arte Sello, L'arte del Sello approda in ospedale, in Messaggero Veneto, Udine 2007, 31 maggio
Casarsa L., I colori del Sello per rallegrare l'ospedale, in Messaggero Veneto, Udine 2006, 19 dicembre