Scultura poggiante su piedestallo in marmo.
L'opera realizzata nel 1982 a seguito del concorso nazionale, la cui commissione fu presieduta da C. L. Ragghianti, per una scultura da porre nell'atrio del padiglione centrale dell'ospedale civile di Udine progettato dall'architetto Federico Marconi. Allievo di Arturo Martini, di cui fu assistente all'Accademia di Venezia, Viani sviluppò autonomamente una chiarezza formale depurando i volumi fino a un'estrema sintesi plastico-lineare. "La danza" dalle superfici luminose, si inserisce nell'ampio spazio con i suoi levigati e sinuosi profili. In appunti conservati da Giancarlo Franco Tramontin, assistente di Viani all'Accademia di Venezia, l'autore scrive : "L'opera è una forma aperta, il suo contenuto è un immenso getto di vita, di speranza, di pietà. E' come direbbe Mallarmè, una poesia dell'assoluto dell'esprit pur ou elle ne sera pas". In collezione privata udinese si conserva il bozzetto in gesso dell'opera che in un primo momento fu concepita con un'altezza di 9 metri.