Astrazione geometrica con triangoli policromi. Su di un foglio quadrato, l'autore è andato a serigrafare una composizione astratta cinetico-visuale in cui la ripetizione delle medesime forme triangolari, contenute in una griglia a quadri ortogonali, gioca con la variazione cromatica in modo da creare, secondo le parole dello stesso autore, una 'tessitura vibratile'.
L'opera è il frutto della ricerca di Alviani nel campo della riproduzione serigrafica a stampa di multipli su carta; ricerca che è iniziata nel 1963 e continua tutt'ora. Ad un livello formale, la tipologia delle geometrie impiegate è similare a quella che Alviani ha utilizzato a partire dal 1964, mentre la cromia è vicina alle ricerche effettuate nei primi anni '70 in tante altre opere. L'uso dell serigrafia e quindi della stampa meccanica, avvicina l'opera alla poetica del cinetico francese V. Vasarely. Contemporaneo di Alviani e suo conoscente, vide nella rapporto serigrafico, la possibilità per le opere cinetiche di avere un 'democratizzazione' su larga scala, ribandendo in questo modo uno degli assunti delle avanguardie storiche concretiste e costruttiviste.
Opere svelate, Opere svelate dalla storia della Galleria regionale d'arte contemporanea "Luigi Spazzapan", Trieste 1999
Getulio Alviani, Getulio Alviani, Milano 2004
Getulio Alviani, Getulio Alviani, Udine 1999
Getulio Alviani, Getulio Alviani. Opere 1951-1978, Pordenone 1982
Getulio Alviani, Getulio Alviani, Ferrara 1980
Dorfles G., Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al concettuale, Milano 1973