Il Civico museo storico, ospitato dal 1974 in Palazzo Trevisan, conserva una raccolta di documenti e di materiale storico, collezionati a partire dall’inizio del Novecento dall’Amministrazione Comunale con lo scopo di conservare e testimoniare la storia della città stellata. Da questo primo nucleo e dalla volontà dei cittadini di non disperdere il materiale, che costituiva la memoria storica della loro città, ha origine il Museo civico, allestito seguendo un ordine cronologico, secondo i periodi principali della storia di Palmanova: veneziano, napoleonico, austriaco e italiano.

La catalogazione dei beni museali

Il progetto di catalogazione, avviato nel 2005 con la partecipazione dell’Amministrazione comunale, che ha finanziato parte della campagna, ha interessato tutte le collezioni ospitate nel Museo, ad eccezione della parte documentale. I beni sono stati schedati con specifici tracciati e documentati dagli scatti fotografici realizzati dall'allora Centro regionale. In particolare è stata utilizzata la scheda ARM – Armi per descrivere l’importante collezione di armi e armature, concessa in deposito conservativo negli anni Settanta dal Museo di Castel Sant’Angelo di Roma, all’interno della quale spiccano alcuni esemplari del periodo rinascimentale e un numero consistente di armi realizzate nel Seicento e di spade e sciabole del XIX secolo. Le schede D – Disegno considerano invece la serie di disegni e incisioni che illustrano l’assetto urbanistico e geo-politico della fortezza durante i secoli di dominazione veneziana e straniera, nonché eventi, personaggi, luoghi ed edifici, che i lavori di ampliamento e di difesa militare hanno mutato. Con la schede OA – Opere d’arte e S – Stampe sono stati catalogati infine dipinti, sculture e opere grafiche della seconda metà del Novecento esposti presso la Galleria Bison di Palmanova, che aveva sede nel palazzo, impegnata a promuovere artisti locali e nazionali, e il nucleo di dipinti donati dagli eredi dell’artista Nelsa Desio, conosciuta come Nelsa di Palma.