Sito palafitticolo del Palù di Livenza

Sito palafitticolo del Palù di Livenza

Localizzazione
Polcenigo (PN) Santissima
Denominazione
Sito palafitticolo del Palù di Livenza
Tipologia
aree, siti e monumenti

Il sito palafitticolo del Palù sorge in un ampio bacino di risorgiva a cavallo tra i comuni di Caneva e Polcenigo, presso le sorgenti del fiume Livenza, ai piedi dell’altopiano del Cansiglio. Per la sua rilevanza archeologica e l'ottimo stato di conservazione, dal 2011 è ufficialmente iscritto nella lista del Patrimonio mondiale UNESCO, nella serie dei Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino, unitamente ad altre 18 località italiane e ad analoghi siti di Francia, Svizzera, Germania, Austria e Slovenia. Le ricerche archeologiche in corso sin dagli anni ’80 del secolo scorso hanno svelato la presenza di un villaggio neolitico su bonifica, caratterizzato da gruppi di capanne dislocate lungo le sponde del bacino e su isolotti. Le evidenze, in buono stato di conservazione, si concentrano soprattutto nella parte settentrionale dell'area e sono rappresentate da numerosissimi resti lignei infissi nel limo palustre; questi resti costituivano i sostegni per le abitazioni - poste su impalcati aerei - e per le altre infrastrutture, ma anche elementi di bonifica del terreno. Grazie soprattutto al supporto della dendrocronologia (un metodo di datazione basato sullo studio e sul conteggio degli anelli annuali di accrescimento degli alberi), la vita del sito può farsi risalire al 4500-3500 a.C. circa, tra Neolitico Medio e Età del rame. A riprova di questa lunga continuità di vita sono stati recuperati abbondanti testimonianze di cultura materiale (vasellame ceramico, strumenti in pietra, utensili in legno), importantissime per la comprensione delle attività che si svolgevano nel villaggio: dalla navigazione ai lavori agricoli, dalla carpenteria al trattamento e alla conservazione di cibi e liquidi. Questi reperti si conservano presso il Museo archeologico del Friuli occidentale di Torre di Pordenone. Stante l’enorme difficoltà di rendere fruibili simili contesti archeologici in aree umide, al visitatore le tracce dell’insediamento si presentano assai labili, ma l’area – oltre al suo valore naturalistico - emana tutto il fascino e la suggestione di un luogo di vita e di adattamento all’ambiente da parte di antichi gruppi umani, all’alba della civiltà europea.

BIBLIOGRAFIA

Adriatico senza confini, Adriatico senza confini, Via di comunicazione e crocevia di popoli nel 6000 a.C., Udine 2014

Il Palù, Il Palù alle sorgenti del Livenza: ricerca archeologica e tutela ambientale (Atti del Convegno, Polcenigo, 16 aprile 1999), Roveredo in Piano (PN) 2002

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