Civici musei e gallerie di storia e arte, artistico

Civici musei e gallerie di storia e arte

Localizzazione
Udine (UD)
Castello di Udine
Denominazione
Civici musei e gallerie di storia e arte
Tipologia
artistico
Sistema museale
Civici musei e gallerie di storia e arte

La Galleria d’Arte Antica, aperta ufficialmente nel 1866 in Palazzo Bartolini, oggi ha sede nel piano nobile del Castello, dove attraverso un percorso di 13 sale propone lo sviluppo della pittura in Friuli dal XIV secolo alla metà dell’XIX con significativi riferimenti alle scuole e ai maestri dell'arte italiana. La Galleria d’Arte Antica, che rappresenta il primo nucleo, ottocentesco, delle civiche raccolte museali espone dipinti su tela e su tavola, affreschi staccati e sculture provenienti in larga parte da confische a enti religiosi, a cui si sono aggiunte opere donate o specifici acquisti. Del percorso museale fa parte anche il Salone del Parlamento della Patria del Friuli, all'interno del quale si riuniva l’assembla consultiva, che affiancava il Patriarcato di Aquileia nelle funzioni giuridiche e amministrative, formata dai membri della nobiltà, del clero e della comunità, la cui decorazione completata nel 1567, presenta notevoli opere a fresco alle pareti, opera di Gian Battista Grassi, Pomponio Amalteo e Giambattista Tiepolo, e dipinti allegorici di autori vari realizzati tra il XVI-XVIII sul soffitto a cassettoni dorati. La Galleria dei Disegni e delle Stampe conserva circa 8.000 disegni e stampe per lo più di autori veneti del Seicento e del Settecento, nonché di autori friulani del secolo successivo. Spiccano i nomi di artisti famosi come Palma il Giovane, Nicolò Bambini, Gian Antonio Guardi e Giambattista Tiepolo. Anche gli artisti locali sono ben rappresentati, tra cui Francesco Chiarottini, Domenico Paghini, Filippo Giuseppini, Michelangelo Grigoletti e Odorico Politi. La Galleria conserva anche un’interessante raccolta di carte geografiche, per lo più del Friuli, di diverse datazioni, e vedute della città di Udine e di località del territorio limitrofo. Al pubblico sono esposte una selezione di circa 200 esemplari, lungo quattro sale al terzo piano del Castello.

I dipinti, le stampe e i disegni conservati nel Castello di Udine

La catalogazione presso la prestigiosa istituzione museale è stata avviata fin dai primi anni di attività del Centro regionale. Risalgono infatti al 1975 le prime schede relative a opere scultoree, rappresentative dell’allestimento museale prima del nuovo ordinamento seguito al terremoto del 1976. Nel 1983, in occasione della pubblicazione n. 13 dei Quaderni del Centro Regionale di Catalogazione dei Beni Culturali "Epigrafi murarie del Comune di Udine", sono state quindi considerate le lapidi commemorative lungo gli accessi e il muraglione di cinta del Castello, tra le quali si ricordano quelle celebrative gli interventi di alcuni luogotenenti veneti nel XVII e XVIII secolo, e quelle dell’arco Bollani e dell’arco di via Portanuova. Nel corso degli anni Novanta si sono succeduti interventi mirati su singole opere.

L'aggiornamento e il completamento della catalogazione

Tra il 2005 e il 2007, nell’ambito del progetto di informatizzazione del catalogo generale dei beni conservati nei Civici Musei, è stata completata la schedatura delle opere dipinte tra il XIV e il XVII secolo. Nella banca dati è possibile quindi consultare le schede relative alle pitture di questo periodo cronologico, come gli affreschi trecenteschi, raffiguranti episodi della Guerra di Troia, recuperati dall’antica loggia comunale, e gli ampi frammenti con scene cortesi e di caccia, staccati da Palazzo Antonini-Perusini; seguono quindi opere quattrocentesche, tra cui spiccano il grande telero di Bellunello e i dipinti di Domenico da Tolmezzo e Vittore Carpaccio; opere cinquecentesche, tra cui i dipinti di Pellegrino da San Daniele, Giovanni Martini, Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone e il suo allievo Pomponio Amalteo; ed infine opere del Seicento e del Settecento con autori come Caravaggio, Nicola Grassi, Antonio Carneo e Sebastiano Bombelli, fino a Palma il Giovane e Giambattista Tiepolo e il figlio Giandomenico.

Le stampe

Attualmente sono consultabili oltre 500 schede S – Stampe, redatte tra il 1989 e il 2006. Le schede prodotte nel 1989 e nel 1991 si pongono l’obiettivo di offrire una panoramica generale della raccolta, mostrando stampe con soggetti vari, a carattere sacro, alle quali si uniscono paesaggi, carte geografiche e piante di città sia italiane che europee, realizzate tra il XVI e il XX secolo. Nel 2003 invece sono state catalogate le 151 incisioni all’acquaforte di Antonio Tempesta. Una serie di 220 stampe raffiguranti episodi del Vecchio Testamento, realizzate tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, riprodotte nel secolo successivo da Domenico Schiavi. Nel 2006 infine, nell’ambito di un progetto relativo al Fondo fotografico della SAF – Società Alpina Friulana, è stato catalogato l’album Ricordo della Provincia del Friuli composto da sei stampe litografiche con vedute urbane ed edifici dei luoghi più significativi della storica provincia di Udine, Venzone, Gemona, Cividale, Sacile, San Vito al Tagliamento, realizzato alla fine del XIX secolo.

BIBLIOGRAFIA

Piccinno V., Musei e Collezioni nella Provincia di Udine. Percorsi di Storia e Arte. Museums and Collections in the Udine Province. Itineraries of History and Art, Udine 2010

Galleria Arte Antica Civici Musei, ISBN: 88-87760-83-7 ISBN: 978-88-87760-83-5, in La Galleria d'arte antica dei Civici Musei di Udine. I. Dipinti dalla metà del XVII al XIX secolo, Vicenza 2003, II-2

Galleria Arte Antica, La Galleria d'Arte Antica dei Civici Musei di Udine. I. Dipinti dal XIV alla metà del XVII secolo, Vicenza 2002, I-2

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