passepartout, in basso a destra: Inv. 3478/7 / verso 3478/7a
passepartout, in basso al centro: 6/1
Il disegno del recto raffigura alcune persone ferme in piedi che stanno osservando lo spettacolo di un teatrino ambulante; invece lo studio del verso rappresenta una ragazza con cesto che incede su una strada semideserta ed assolata, costeggiando un lungo muro di cinta.
Secondo la Delneri (1999 cit. pure in D'Anza 2010) nel disegno del recto Bolaffio ferma sulla carta un ricordo del suo viaggio in Estremo Oriente del 1912 quando, memore forse della vicenda biografica di Gauguin, si era imbarcato come fochista sui piroscafi del Lloyd triestino, facendo tappa in India, a Giava, in Cina e in Giappone. Lo studio è databile al primo dopoguerra, grossomodo tra il 1918 e il 1925 e a questa datazione concorre anche lo schizzo del verso, che è preparatorio per il dipinto raffigurante Ragazza con cesto e rondini, una delle più famose opere del Bolaffio, conservata ai Musei Provinciali di Gorizia (inv. 123/06, cfr. scheda OA 7796) e databile al 1925 circa, anno in cui fu esposta a Trieste (cfr. D'Anza 2010).
D'Anza D., Vittorio Bolaffio, Trieste 2010
Vittorio Bolaffio, Vittorio Bolaffio: disegni e dipinti, Venezia 1999
D'Anza D., Vittorio Bolaffio, Trieste 2010