in basso a destra: Savinio/ 1950
retro del cartone di supporto: Al mio carissimo Bebe,/ per punirlo della sua troppa/ liberalità/ il suo/ Savinio/ Roma, febbraio 1952
Il disegno, firmato e datato 1950, fu donato dallo stesso artista a sante Astaldi nel febbraio del 1952, come documenta la dedica autografa di Savinio, visibile sul retro del supporto in cartone. Il disegno raffigura un albero umanizzato, che presenta fra le sue fronde un occhio umano e un ramo nodoso a mò di braccio che spunta sul lato destro. Qui Savinio segue il motto metafisico che afferma che bisogna cercare il demone in ogni cosa, e la metamorfosi in atto illustrata nel disegno è quella descritta dallo stesso artista nel suo testo letterario "Langolino", pubblicato nel 1950. Il foglio è caratterizzato da un ductus calligrafico e incisorio, che si arriccia, si incurva a creare segni rotatori, si infittisce in un tratteggio sferzante e brioso.
Cavallo L., Alberto Savinio I disegni sogno per sogno, San Polo di Reggio Emilia 2009
Bergamini G./ Reale I., La Collezione Astaldi Capolavori italiani del Novecento, Milano 1998
Vivarelli P., Alberto Savinio: catalogo generale, Milano 1996
Vivarelli P., Alberto Savinio Opere su carta 1925-1952, Milano 1986
Bentivoglio M., La Collezione Astaldi, Roma 1971