margine superiore sinistro: Cellino/ 0284 EI
margine superiore destro: 456/13
Nel foglio compaiono due piatti uno disteso e uno in posizione verticale decorati da un motivo geometrico.
Angelo Simonetto nacque a Venezia nel 1906, l’approccio con il mondo della produzione ceramica avvenne subito dopo il termine degli studi accademici quando decise di avviare con un socio una fabbrica di ceramiche a Ponte di Brenta. La collaborazione con la Galvani ebbe inizio nel 1930, tre anni dopo Simonetto si trasferì con la moglie a Pordenone dove rimase fino alla morte avvenuta il 24 febbraio 1961. I rapporti con la ditta furono sempre ottimi tanto che Simonetto e famiglia vissero a lungo a Villa Galvani. L’arrivo di Simonetto coincise con un periodo particolarmente vivace per le ceramiche pordenonesi, favorito dalle collaborazioni di altri artisti quali Pizzinato, Leoncini, Ruffo Giuntini e da una ripresa generale delle arti decorative che condurrà al concretizzarsi di un nuovo concetto, quello di design, applicato a un’arte di uso sociale alla portata di tutti. Il bozzetto si riferisce a un servizio denominato Aurora decorato da un motivo geometrico realizzato all'aerografo con mascherina e completato in alcuni dettagli a pennello. Una foto risalente alla prima metà del secolo scorso ritrae il servizio da tavola Aurora composto da piatti di diverso formato, zuppiere e ciotole.
Ceramica Galvani Giuntini Simonetto, La Ceramica Galvani tra le due guerre. Forme e decori di Ruffo Giuntini, Angelo Simonetto, Pordenone 1996