nell'angolo inferiore sinistro: N.° 180
Il disegno faceva parte della collezione rossettiana poichè è citato nell'Inventario e estimo della Libreria relitta dal defunto Dr. Domenico de Rossetti, redatto da Giovanni Enrico Schubart e da Gaetano Merlato nel 1843, al n. 762 come: "Disegno a matita. Ritratto del Petrarca con cappa alquanto differente dalle altre laurea e tunica; rinchiuso entro una lettera iniziale" (PETR. Ms I 76). Sembra evidente che l'anonimo copista ottocentesco qui abbia copiato con un tratto fine e diligente una lettera Q figurata con il ritratto di Petrarca, inserita in un manoscritto miniato per ora non individuato. Il disegno entrò nella collezione di Rossetti certamente dopo il 1822, perchè non è citato nel catalogo della raccolta petrarchesca piccolominea che Rossetti pubblicò in quell'anno, in cui sono elencati i 90 esemplari appartenenti alla sezione iconografica finora in suo possesso. Inoltre se la numerazione ottocentesca visibile in basso a destra (N.° 180) corrisponde a quella rossettiana, allora il foglio fu acquisito dall'erudito dopo il giugno 1824 quando in una lettera allo stampatore Nicolò Bettoni affermava di possedere "140 articoli spettanti alla petrarchesca iconografia" (cfr. Nodari 2005).
Nodari F., La sezione iconografica della raccolta petrarchesca piccolominea della Biblioteca civica "A. Hortis" di Trieste, in Le collezioni del Museo petrarchesco piccolomineo nella Biblioteca "A. Hortis" di Trieste, Firenze 2005