bordo superiore e inferiore: PAVIMENTAZIONI EDIFICIO EX FLORA/ UFFICIO DIRETTORE M. 4.00 DI L. X M. 6.50 DI H./ LA PARTE CENTRALE E' PENSATA IN MOSAICO DI TESSERE TAGLIATE A MANO/ TECNICA A ROVESCIO SU CARTA. MARMI PERIMETRALI A CHIUSURA GIA' LEVIGATI/ GIULIO CANDUSSIO 2005 PER LA SCUOLA MOSAICISTI DEL FRIULI.
Il bozzetto presenta una parte centrale, eseguita a computer grafica, in cui compaiono segni grafici policromi. L'emblema è incorniciato da elementi marmorei policromi variamente venati.
Tratto da: MOSAICO&MOSAICI 2007, Scuola Mosaicisti del Friuli, catalogo delle opere degli allievi, a.s. 2006/2007. Il mosaico pavimentale è l’origine, la radice del mosaico. Oggi rappresenta un argomento d’attualità, interessantissimo per la progettazione contemporanea: si rivela, infatti, appagante sia come tappeto di pietra ispirato all’antichità, sia come prezioso seminato su modello settecentesco, sia come superficie decorativa e modulare moderna. Negli ultimi tempi la materia terrazzo – una materia unita al mosaico e da esso inscindibile, una materia incentrata sulla posa e sulla pavimentazione - ha rafforzato la complicità tra tutti i maestri della Scuola e tra tutti i corsi (primi, secondi, terzi e corso di perfezionamento) realizzando e applicando tutto l’apparato pavimentale progettato per il rivestimento dei nuovi locali dell’edificio scolastico. Riflettendo sugli spazi architettonici da pavimentare, integrando un progetto di funzionalità con intenti didattici, è stato pianificato un programma musivo di opere di diverse tipologie. I maestri hanno così avuto modo di fornire cospicuo materiale didattico agli studenti e insieme ad essi hanno creato una campionatura di esempi di mosaico pavimentale, documentandone la versatilità: oltre al seminato Nuance, sono state eseguite delicatissime scansioni figurali d’ispirazione antica, con moduli di gusto romano nel pavimento Antiche geometrie o con segni di gusto arcaico africano in Texture. Da segnalare è anche la superficie decorativa Cosmatesca dagli armonici intarsi di lastre marmoree ispirate al pavimento della Basilica di San Vitale a Ravenna rivisitato. Pavimenti modernissimi sono poi Marinage dall’impatto prezioso ed essenziale, e Hondo su opera omonima di Victor Vasarely con soggetto fluttuante giocato su suggestive inversioni di positivo e negativo, di bianco e di nero. Componente ideativa e progettuale del fare artistico pervade gli spazi dell’atrio firmati da Giulio Candussio: l’opera pavimentale Segno, luce, colore intreccia ritmi compositivi che oscillano nello spazio esprimendo un movimento ciclico. Il segno decorativo è pensato in tessere di mosaico di materiali naturali e smalti ad alta resistenza all’usura.