in basso a destra: P. Belli
in alto a destra: 39
Peschereccio ancorato accanto a un'altra imbarcazione della quale si vede un particolare della fiancata in primo piano a sinistra con due figure maschili al lavoro. Carta bianca a grana media; matita tenera, tratteggio largo e veloce.
Figlio di Virgilio Giotti poeta dialettale triestino, Paolo Belli iniziò a disegnare sotto la guida del padre e fu importante per lui la "conoscenza meditata di Giovanni Fattori, l'incontro con molto di ciò che dipingeva e disegnava Vittorio Bolaffio" (Depliant, 1976). Suoi temi preferiti erano gli scorci della periferia di Trieste, l'ansa della Sacchetta, la povera gente intenta al lavoro quotidiano, colta preferibilmente sul far della sera. Si dedicò soprattutto al disegno, alla tempera, all'acquerello. Morì sul fronte russo nel 1943. L'opera fu donata ai Musei Provinciali dalla signora Natalia Belli Quarantotti di Trieste, successivamente alla mostra postuma tenutasi tra 14-29 febbraio 1976.