disegno, Tominz Giuseppe, XIX

Oggetto
disegno
Soggetto
Madonna con Bambino in gloria e santi
Autore
Tominz Giuseppe (1790/ 1866)
Cronologia
1820 - 1823
Materia e tecnica
carta/ penna, pittura ad acquerello
Misure
mm - altezza 330, larghezza 210
Codice scheda
D_89
Collocazione
Gorizia (GO)
Palazzo Attems Petzenstein
Musei Provinciali. Gabinetto dei disegni e delle stampe
Iscrizioni

Schizzo a penna con inchiostro seppia, diluito e steso con il pennello nelle campiture. In alto la Madonna su nubi tra angeli, in basso sei Santi sempre su nubi: a sinistra sant'Ilario e san Taziano, san Carlo Borromeo al centro, sant'Antonio da Padova a destra e, alle sue spalle, san Pietro e san Paolo. Più in basso una visione d'insieme di Gorizia, entro cui si riconoscono il Castello, il campanile del Duomo e le due torri campanarie di Sant'Ignazio. Carta avorio, a grana media e passepartout.

Della grande pala dell'altare maggiore del Duomo di Gorizia si conosce, oltre a questo schizzo, anche un bozzetto a olio (G. CORONINI 1966, fig. 7), già molto diverso rispetto a questa prima stesura e più vicino al la tela definitiva. "Dal rapido schizzo acquerellato a tinta neutra che dimostra come la concezione artistica gli scaturisse in funzione pittorica, passando per lo stadio intermedio di questo vivace modelletto dai gemmei colori, fino all'esecuzione rifinita della macchinosa pala d'altare, composizione e materia pittorica si immiseriscono, si slegano, si fiaccano e raggelano. La concezione originaria, scopertamente derivata dal famoso "paliotto" di Guido Remi della Pinacoteca bolognese, ha come tema l'intercessione dei Santi, Patroni presso la madre di Dio in suffragio della città che si stende ai loro piedi e la composizione si compone, quasi staticamente, della "Sacra Conversazione" alla base e del vertice col trionfo mariano, mediocremente fusi" (G. CORONINI, 1966). I martiri aquileiesi sono presenti in tutte le versioni, S. Antonio solo nella prima (da mettere in relazione forse con Don Antonio Smersic, Parroco del Duomo dal 1829 al 1835), SS. Pietro e Paolo scompaiono nella versione definitiva, segno questo, secondo il CORONINI (op. cit.), che l'esecuzione della Pala è posteriore al 1830, anno in cui cessa il patronato dei Santi Apostoli sulla chiesa e viene ripristinato quello dei martiri Ilario e Taziano. In realtà la pala era già stata collocata sull'altare il 22 dicembre 1823 (Quinzi 2011, p. 155).

BIBLIOGRAFIA

Quinzi A., Giuseppe Tominz, Trieste 2011, 13

Tavano S., Nuovi elementi sulla giovinezza di Giuseppe Tominz, in Arte in Friuli Arte a Trieste, Udine 1984, n. 7

Jožef Tominc, Jožef Tominc, Lubiana 1967

Mostra Giuseppe Tominz, Mostra di Giuseppe Tominz, Gorizia 1966